In tempo di vacanze, spostarsi organizzati è sopravvivenza

6 Feb

Quando si progettano le vacanze o comunque in tempo di grandi spostamenti, riuscire ad organizzare le cose da portare con noi diventa una vera e propria sfida. Spesso il bagagliaio non basta e non tutti dispongono di un gancio traino per legare un carrellino con dentro “tutto l’essenziale”.

Una delle soluzioni migliori è quella di optare per un portapacchi per auto.

Questo fantastico accessorio viene spesso chiamato anche box per auto o bagagliaio da tettuccio e in commercio se ne trovano davvero tantissimi tipi e modelli che potrete scegliere in base a dimensioni o materiale.

La capacità media dei portapacchi per auto è di circa 300 litri ma se ne trovano di più grandi, che arrivano anche ai 500 litri.

Sono contenitori ovviamente impermeabili, in grado di resistere anche alle grandinate o a piogge molto intense e si fissano al tettuccio della nostra macchina tramite delle barre portapacchi.

Leggi l’articolo: Quanto e quando è utile il box tetto auto

YouTube video

Sono solitamente accompagnati da un sistema di chiusura ermetico ed un lucchetto su uno o più lati o di un sistema di bloccaggio centrale con chiave, volto a scoraggiare eventuali furti o manomissioni.

Per scegliere il portapacchi migliore per le proprie esigenze è bene considerare fattori quali se dimensioni di capienza e l’adattabilità alla propria automobile.Trovarne uno di dimensioni adeguate significa infatti non mettere a repentaglio la stabilità dell’autovettura in caso di vento molto forte e che sia in grado di adattarsi al meglio al tettuccio, sia in caso di auto sportive che di utilitarie etc.

Uno dei fattori al quale prestare la massima attenzione però è il montaggio. Anche in questo caso, trattandosi di un accessorio esterno, dobbiamo considerare la nostra sicurezza e quella degli altri, montando il nostro portapacchi per auto in modo tale che sia ben fissato e resistente a urti e vibrazioni.

Leggi l’articolo con il titolo “I fendinebbia, per vedere chiaramente la strada“.